lunedì 23 settembre 2019

Lo Spazio Pubblico per la nostra salute

Salute e Spazio Pubblico, un connubio che spesso non viene preso in considerazione, ma che esiste e deve essere sempre valutato. La sottrazione dello spazio pubblico, con la costante occupazione da parte delle automobili, ha conseguenze negative sulla nostra salute e sulla socialità. Quando le strade e le pizze diventano parcheggi o corridoi per automobili la persone si blocca, si ferma, comincia a vivere dentro uno spazio ristretto e modifica i suoi comportamenti, con conseguenze negative sulla salute, sia dei bambini che degli adulti. Nell'epoca delle battaglie per il clima la prima battaglia andrebbe fatta contro l'uso smodato dell'automobile in città. Ne parliamo martedì 24/09/2019 nell'aula magna dell'Istituto Mattei a Gela dalle ore 10,00. Fiab interviene con il Coordinatore Regionale Fiab Sicilia,Simone Morgana.

lunedì 16 settembre 2019

Fiab Gela e Ordine Avvocati insieme per la mobilità in bici

Palazzo di Giustizia di Gela
La crescita degli spostamenti in bici a Gela è evidente, soprattutto grazie alla diffusione della bici a pedalata assistita. Un risultato importante, che premia l'ambiente e la salute dei cittadini. Un risultato che però ha bisogno di scelte forti da parte dell'amministrazione comunale, in modo da dare maggiori possibilità a chi decide di raggiungere in bici i luoghi pubblici attrattori di persone, rinunciando così all'auto privata. Uno di questi luoghi è proprio il Palazzo di Giustizia di Gela, costruito nell'estrema periferia orientale della città attrae ogni giorno tantissimi utenti che, per raggiungerlo, considerata l'assenza del trasporto pubblico, utilizzano l'auto. Questo crea sicuramente un disagio generalizzato, perchè porta centinaia di persone a muoversi, spesso da sole, a bordo di un veicolo privato. Condizione che, nei giorni di pubblica udienza, diventa una vera e propria congestione. Una valida alternativa sarebbe la bicicletta che, come dicevamo prima, col sistema della pedalata assistita semplifica, e di molto, il raggiungimento dell'area, posta nella parte bassa della collina. Purtroppo, una volta giunti nei pressi del Palazzo di Giustizia parcheggiare la propria bici diventa impossibile, visto che per ragioni di sicurezza e decoro è vietato legare le bici alla ringhiera esterna. Essendoci poi solo pochi pali per la segnaletica stradale la soluzione è quella di rinunciare alla bicicletta. Per questa ragione la Fiab Gela ha presentato al Consiglio dell'Ordine degli Avvocati un progetto per la realizzazione di un parcheggio bici che permetta la sosta di almeno dieci biciclette. Il Consiglio dell'Ordine, dopo avere valutato la proposta, si è reso disponibile a formulare una richiesta congiunta all'amministrazione per fare realizzare il parcheggio bici. Questa mattina, il presidente Fiab Gela, Simone Morgana e il presidente del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Gela, Avv. Maria Giordano, hanno sottoscritto una nota congiunta con la quale avanzano questa richiesta e allegano il progetto di massima presentato dalla Fiab Gela.
Siamo soddisfatti dell'interesse subito manifestato dall'Ordine degli Avvocati di Gela per il tema della mobilità in bici, soprattutto perchè incentivare gli spostamenti in bici e favorire le condizioni del suo utilizzo in direzione dei grandi poli attrattori significa fare un passo concreto verso una riconquista dello spazio pubblico ed una maggiore tutela della salute e dell'ambiente.
Speriamo che l'amministrazione comunale accolga positivamente la richiesta e si adoperi tempestivamente per la realizzazione di un parcheggio bici al Palazzo di Giustizia secondo le indicazioni fornite da Fiab Gela e Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Gela

giovedì 12 settembre 2019

Limitare il traffico nelle aree davanti le scuole per la salute dei bambini

Riparte l'anno scolastico e la città si trova nuovamente immersa in una bolla di smog e polveri sottili. Gela, Sito di Interesse Nazionale per l'inquinamento non si fa mancare nulla per peggiorare la situazione. Mentre tutti i dati scientifici chiariscono che i fumi rilasciati dalle auto sono altamente nocivi per la salute umana i nostri bambini vanno a scuola immersi in una mare di metallo e polveri sottili. Questa mattina all'apertura delle scuole la situazione era drammatica, con auto in fila e bambini ad altezza tubo di scarico. Un blocco totale che oltre ad inquinare l'aria occupava l'intero spazio pubblico a disposizione. Abbiamo espressamente chiesto che l'amministrazione intervenga in tal senso con l'istituzione di aree pedonali o di zone a traffico limitato nelle vie o piazze antistanti le scuole, quantomeno nei momenti di ingresso e uscita degli studenti. Con questo scopo la settimana prossima, che coincide con la Settimana Europea della Mobilità Sostenibile, il consiglio comunale di Gela discuterà una mozione presentata dalla consigliera comunale del Movimento Cinque Stelle, Virginia Farruggia che ha lo scopo di impegnare l'amministrazione comunale a limitare il traffico davanti gli istituti scolastici negli orari di ingresso e di uscita.
La gestione del traffico non può diventare un passo secondario per la tutela della salute pubblica, visti i dati allarmanti derivanti dall'inquinamento veicolare.
In tal senso Fiab Gela chiede anche all'amministrazione comunale di installare delle apposite centraline in prossimità degli edifici scolastici proprio per monitorare il livello degli inquinanti in quelle zone.
Parlare di tutela della salute e dell'ambiente non può essere solo uno slogan ma deve essere fatto con atti concreti. Vediamo se il consiglio comunale darà seguito alla mozione di impegno. La salute dei nostri figli non può essere svenduta. Servono nuove azioni per una mobilità sostenibile.

martedì 10 settembre 2019

Bike To Work Day a Gela 20/09/2019

Questo è un evento collettivo, corale, improvvisato e non organizzato. FIab Gela propone una manifestazione di buon senso per rivendicare sicurezza, diritti e spazio pubblico.
Giorno 20/09/2019 prendiamo un impegno, tutti noi, decidiamo di aderire al Bike to Work Day, anche solo per provare questa esperienza (casomai non lo avessimo mai fatto).
Usciamo di casa in bici, in compagnia oppure ognuno per i fatti propri, e raggiungiamo il posto di lavoro pedalando. Colonizziamo la città in bicicletta. Rivoluzioniamo la mobilità cittadina.
Andiamo al lavoro in bici
E per completare l'opera facciamolo sapere in giro.
Fotografiamoci e facciamoci fotografare, postiamo il tutto sui social, diffondiamo l'immagine, rivendichiamo come meraviglioso questo gesto cosi rivoluzionario che merita di diventare un gesto quotidiano.
Proviamoci, è facile e divertente.

ATTTENZIONE, COMUNICAZIONE IMPORTANTE !!!


ciclomotore elettrico

Per chiarezza tecnica, dopo i fatti degli ultimi giorni e la criminalizzazione gratuita della bici a pedalata assistita, riteniamo utile dare questi chiarimenti.
La bici a pedalata assistita è bella, ma se volete comprarla o noleggiarla assicuratevi che sia legale.
Le bici a pedalata assistita per legge devono avere, CONTEMPORANEAMENTE, tre requisiti:
1) il motore assiste il ciclista fino a 25 km/h;
2) Il motore funziona solo se si pedala (non ci sono acceleratori e se smetto di pedalare si spegne);
3) il motore non può superare i 250 w (0,25Kw) di potenza.
Se volete comprare o noleggiare una bici a pedalata assistita CHIEDETE SEMPRE AL RIVENDITORE/NOLEGGIATORE se vi siano o meno queste caratteristiche. E se la risposta non è chiara non acquistate o noleggiate questi mezzi per andare sulla pubblica via.
Ricordate che la MULTA è SALATA, perchè se non ci sono queste caratteristiche significa che state andando di fatto su un ciclomotore privo di targa, immatricolazione, assicurazione e senza casco omologato.
LE BICI CHE SUPERANO QUESTI LIMITI PER LEGGE NON SONO BICI, NON POSSONO ENTRARE NELLE ZTL E NELLE AREE PEDONALI E SONO DA CONSIDERARSI ILLEGALI.
INOLTRE, dovete distinguere fra bici a pedalata assistita e ciclomotore elettrico. Quello nella foto, per fare un esempio pratico, è un ciclomotore elettrico, che deve essere immatricolato e può circolare solo con targa e assicurazione. In caso contrario circola illegalmente.