mercoledì 19 dicembre 2018

Magna Via Francigena in Sicilia. Un viaggio in bici lontano dal mare.

Il viaggio è scoperta, cultura. Il viaggio in bici amplifica questi concetti, perchè riempie gli spazi vuoti fra le destinazioni. Quando viaggi in bici l'intero percorso diventa contatto, crescita, scoperta del territorio.
In Sicilia il cicloturismo può rappresentare un mezzo importante di riscoperta e valorizzazione di quei luoghi abbandonati dal grande turismo di massa.
Siamo convinti che battere le strade del cicloturismo, promuoverne gli aspetti migliori e viaggiare attraverso i territori siciliani siano passi fondamentali per dare importanti opportunità alle comunità interne.
La Magna Via Francigena, tracciata grazie al lavoro importantissimo dell'associazione Amici dei Cammini Francigeni di Sicilia  , che ringraziamo di cuore, rappresenta un'occasione di riscoperta di un percorso che era fatto dalla gente, dalle persone dalle comunità.
Da Palermo ad Agrigento, o viceversa (come abbiamo fatto noi), per aprire gli occhi su quello che è la Sicilia, su come quest'isola sia terra diversa dall'immaginario collettivo, fatto solo di spiagge e mare.
Abbiamo percorso questa via e ne abbiamo dato testimonianza attraverso un breve video artigianale, che vuole essere una finestra su questo mondo, per condividere la nostra strada e per mostrare quanto le vie lente siano il vero futuro per la rinascita della terra sicula.

Buona strada a tutti da FIAB GELA




martedì 18 dicembre 2018

Greta, la ragazzina che parla ai grandi del mondo.


Questo è l'intervento di Greta alla COP 24, la conferenza che ogni tre anni i capi di stato fanno per parlare di cambiamenti climatici, per cercare (a parole) di contrastarli.
Greta parla la lingua di chi vive  il dramma di un luogo non più vivibile, di un luogo che, ogni giorno, perde l'aspetto umano per apparire sempre più devastato.
Crediamo che il lavoro di FIAB debba essere quello di sostenere il messaggio di Greta, di realizzare in ogni città  obiettivi che sembrano così grandi, ma che suddivisi in milioni di piccoli gesti possono risolvere la questione climatica.
Pensiamo che non ci tocchino queste cose, ma rivendicare gli spazi pubblici, lottare contro la negazione del diritto alla mobilità, del diritto alla salute, pretendere che i nostri quartieri non siano in balia delle automobili e dei mezzi meccanici, riprenderci le cose che ci rendono persone e non individui violenti e divisi, sia un modo per realizzare il messaggio  di Greta, per costruire un posto migliore.
Possiamo diventare barbari sempre di più, convinti che il progresso sia fatto di cartelloni, automobili e luoghi chiusi al confronto, oppure, possiamo scegliere di essere una comunità che si prende cura di se stessa, dagli anziani ai bambini, che si prende cura delle persone prima ancora che degli oggetti.
Parlare di ambiente significa parlare di noi, delle nostre vite.
In questo crediamo e per questo lavoriamo.