venerdì 24 maggio 2019

Lo spazio è dei bambini, dal 2 giugno inizia A Ruota Libera

Se "Bimbimbici" rappresenta un evento annuale, che ha lo scopo di accendere i riflettori sulla problematica dello spazio per i bambini e del loro diritto alla mobilità, il lavoro di promozione della cultura dello spazio per le persone continua ogni giorno. Lo spazio da destinare alle persone è fondamentale in un momento in cui le città negano i diritti e sono sempre più impraticabili per i bambini, i pedoni, gli anziani e le persone con disabilità. La riconquista del diritto alla mobilità passa attraverso azioni concrete, che non sono manifestazioni, ma semplice pratica quotidiana, ricerca di un diritto che esiste sulla carta ma che nei fatti viene negato. 

I bambini oggi non posso giocare per strada, non esistono spazi o occasioni per le famiglie per incontrarsi e condividere le loro esperienze educative, le buone pratiche, le azioni concrete che ogni giorno migliorano la vita delle nostre comunità.

Un salto nel vuoto che i nostri amministratori realizzano e che noi tutti accettiamo senza fiatare, un lungo salto che però porta al suicidio del vivere in città. Ci siamo chiusi e separati, così la strada, che per noi tutti era il luogo di formazione e crescita, oggi è diventato un grandissimo parcheggio dove non ci si incontra, ma si suona un clacson assordante ed unico che crea danni alla salute, all'economia e alla socialità.
Per rivendicare il diritto allo spazio delle persone, delle famiglie, dei bambini, nasce l'idea di A Ruota Libera, che non ha nulla di nuovo o di speciale.
A Ruota Libera non è un evento, non è una manifestazione, non è niente di particolare, eppure è eccezionale. A Ruota Libera invita le famiglie a lasciare l'auto a casa e ad incontrarsi in bicicletta, con i bambini, famiglie che incontrano altre famiglie, tutto qui. Mentre in auto sei in gabbia in bici parli e ti stringi la mano, in bici i bambini giocano e stanno bene, in bici lo spazio pubblico torna ad avere valore.
A Ruota Libera è un contenitore di pensieri e di comunità, incredibilmente semplice e con regole banalissime. 
Dal prossimo 2 giugno ci si incontra in bici ogni prima domenica del mese alle ore 10, ai muretti di Macchitella a Gela. Le famiglie con i bambini, i curiosi, tutti. Il punto di ritrovo non è un raduno per manifestanti, semplicemente è un punto di incontro per chi cerca lo spazio pubblico. Si arriva in bici, ci si muove in bici, si parcheggia la bici, si parla in bici, i bambini si spostano in bici. Perchè la bici è un mezzo di trasporto e non un giocattolo o un attrezzo sportivo. Lo dice il codice della strada. La bici ha lo stesso diritto di qualunque altro mezzo e non deve chiedere permessi speciali.
L'incontro serve a pensare, a confrontarsi e a decidere cosa fare. Parliamo, decidiamo il percorso da fare insieme, decidiamo se raggiungere un giardino per fare giocare i bambini o se visitare un punto della città.
Lo facciamo insieme e parliamo insieme di tematiche legate al vivere in comunità.
La cosa bella è che mentre pedaliamo insieme aumenta la sicurezza per i bambini, perchè il numero rende più sicuri, perchè in strada ci possiamo stare.
A Ruota Libera è così semplice da apparire rivoluzionario. 
Per questo come Fiab Gela abbiamo deciso di favorire questi incontri, perchè solo parlando e stando insieme nella realtà possiamo migliorare la città in cui viviamo.

Dal  prossimo 2 giugno, ogni prima domenica del mese sarà A Ruota Libera, in bici per stare con i nostri bimbi, per stare con i nostri amici e con gli sconosciuti, per essere una comunità che si riprende il proprio spazio.


sabato 4 maggio 2019

Un pericolo per tutti noi. Quando la bici è ILLEGALE

ciclomotore elettrico
La crescita dell'uso della bici a pedalata assistita a Gela è un fattore positivo. Soprattutto se si pensa all'aumento dei punti noleggio e delle attività di impresa che sono nate in questo periodo. 
Il vero problema, però, è dato dal fatto che in circolazione ci siano molti ciclomotori elettrici che, ricordiamolo, non sono bici a pedalata assistita e moltissime bici a pedalata assistita che non rispettano le norme del codice della strada.

Chiariamo subito una cosa. 
La bici a pedalata assistita, bici elettrica, e bike, chiamiamola come vogliamo, è riconosciuta dall'art. 50 del Codice della Strada e ha precise caratteristiche.

Per essere a norma deve rispettare contemporaneamente tre requisiti essenziali: 

1) Il motore puo assistere il ciclista solo fino al raggiungimento della velocità di 25 km/h, poi DEVE spegnersi in automatico (SE QUESTO NON SUCCEDE LA BICI E' FUORI NORMA).

2) Il motore funziona solo se il ciclista pedala, se il ciclista smette di pedalare il motore DEVE spegnersi in automatico (SE QUESTO NON SUCCEDE LA BICI E' FUORI NORMA).

3) Il motore non può superare la potenza 0,25 Kw (SE QUESTO NON SUCCEDE LA BICI E' FUORI NORMA).

Se la bici elettrica non rispetta tutte queste caratteristiche non è più una bici, ma un ciclomotore e deve obbligatoriamente essere omologato, assicurato e avere la targa. Inoltre, il conducente di una bici elettrica fuori norma viene equiparato al conducente di un ciclomotore, quindi deve avere la patente e deve portare un casco omologato per i ciclomotori.

Bici elettrica che può avere motore da 500w (fuori norma in strada pubblica)
Questa non è un'opinione, è legge.

A Gela circolano in pubblica via moltissime bici che non rispettano questi requisiti, quindi sono bici illegittimamente immesse in circolazione e devono essere sequestrate, mentre i conducenti devono essere sanzionati per circolazione con ciclomotore non registrato, privo di targa e assicurazione, nonchè per guida senza casco omologato per ciclomotori.

Queste bici sono pericolose, perchè raggiungendo velocità elevate possono creare incidenti, accedere nelle zone a traffico limitato, creare lesioni gravissime ai bambini, agli anziani, ai pedoni in genere.

Come FIAB GELA abbiamo già fatto reiterate segnalazioni alle autorità competenti affinchè intervengano e procedano a fare rispettare le regole.

Noi promuoviamo e vogliamo incentivare l'uso della bici, perchè è un mezzo meraviglioso, che restituisce sicurezza alle persone, ci consente riappropriarci dello spazio pubblico, di avere aria pulita, di incentivare il commercio e valorizzare i quartieri.

Le bici elettriche non conformi sono pericolose, si tratta di ciclomotori che scorrazzano e danneggiano per prima cosa i ciclisti onesti e disciplinati che rispettano il codice. 

Chiediamo un immediato intervento delle autorità per contrastare questo diffuso fenomeno illegale.