martedì 26 aprile 2016

Rifiuti ingombranti: Come azzerare il turismo

Siamo legati alla mobilità, ed il turismo lento, il bellissimo cicloturismo, rappresenta una delle forme più belle di mobilità dolce.
Domenica scorsa, il 24 Aprile, abbiamo organizzato l'ennesimo appuntamento del Cicogna Bike. Un percorso cicloturistico che ormai conoscono in molti e che tanta gente viene ad ammirare da fuori Gela.
E questa è la questione.
Il ciloturismo muove l'economia, letteralmente genera un indotto economico certo e positivo nelle aree dove le amministrazoni hanno avuto il coraggio di promuoverlo. 
Qualche anno fa la provincia di Caltanissetta, grazie ad un finanziamento europeo, ha sviluppato un percorso cicloturistico lungo tutta la direttrice meridionale della Sicilia, il Med in Bike - Sibit. Un itinerario cicloturistico che corre in via principale da Siracusa a Trapani (e viceversa) con una serie di diramazioni interne. L'itinerario è mappato on line e segnalato con una cartellonistica dedicata. 
Anche Gela, per sua fortuna geografica, si è trovata ricompresa in questo meraviglioso itinerario cicloturistico.
FIab Gela Nanocicli (che saremmo noi) ha subito organizzato una serie di escrursioni cicloturistiche lungo questo itinerario, consapevole del fatto che la valorizzazione del nostro territorio sia la prima via per lo sviluppo economico dello stesso.
Anche domenica abbiamo pedalato a lungo, con cicloturisti che arrivavano da ogni parte della Sicilia.
Eppure, nella Piana con il più alto numero di coppie ndificanti di cicogna bianca nel sud Europa, ci siamo dovuti sorbire i cumuli incontrollati di rifiuti che devastano i nostri beni ed ammorbano l'aria.
Rifiuti ingombranti sotto tutti i punti di vista, segnalati a ridosso del Castelluccio federiciano, della splendida presa cinquecentesca della Grotticelle. Rifiuti a ridosso dell'ingresso  della città, in zona Settefarine, sulla diramazione nord del percorso cicloturistico. 
Rifiuti onnipresenti nel degrado assoluto. 
Il nostro territorio è meraviglioso, ma serve un impegno strutturato per recuperare il valore aggiunto che abbiamo nella nostra terra. Che sarà pure solare e ricca di spiagge, ma anche colma di ingombrante monnezza (in senso lato).

giovedì 21 aprile 2016

Il Santo Agostino e lo spazio assassinato

Da tempo parliamo di spazio pubblico come luogo di sviluppo della socialità, come occasione di crescita economica nella città del futuro.
Le analisi europee ci dicono che la restituzione dello spazio pubblico ai cittadini è la prima forma di incremento dell'economia di una città. Con riscontri positivi sia in termini di valore degli immobili, sia in termini di crescita dell'economia commerciale di quartiere.
Quest'ottica richiede provvedimenti concreti, come la pedonalizzazione di intere aree cittadine o l'attuazione di provvedimenti di "traffic calming" volgarmente traducibile in riduzione del traffico e suo rallentamento.
Appare chiaro che l'istituzione di aree di questo tipo non serve a nulla se la norma non viene fatta rispettare.
Un esempio pratico è possibile riscontrarlo in questa immagine scattata a Gela pochi giorni fa.
Area pedonale di Piazza S.Agostino
Siamo in piazza S.Agostino, nell'area interamente pedonalizzata (si fa per dire) antistante la chiesa omonima e a fianco del teatro comunale.
In questo caso lo spazio pubblico recuperato con l'istituzione dell'area assolve alla duplice funzione di convivialità e sicurezza.
Ancor più importante il ruolo che questo spazio viene ad avere in occasione di eventi a carattere aggregante, come può essere una messa per la chiesa o uno spettacolo per il teatro.
In questo caso lo spazio è fondamentale per accogliere la gente, per fare vivere le strutture di riferimento, per consentire agli utenti deboli della strada di muoversi in sicurezza.
Invece si verifica l'esatto contrario. 
Capita assai spesso, proprio in piazza S.Agostino, che un veicolo della polizia municipale stazioni solitario nell'area pedonale deserta, proprio quando non c'è nessuno, niente messe o spettacoli, niente persone, niente vita.
Quando invece il teatro spalanca le sue porte, come nell'occasione dell'immagine pubblicata, e la vita si anima, l'intero spazio è inghiottito dalle auto. Le persone non sanno come muoversi e i bambini si perdono nel terrore delle lamiere. Della Polizia Municipale si perdono le tracce.
Questa è la sconfitta dello spazio pubblico, il segnale più alto del degrado istituzionale.
Vogliamo credere che questa amministrazione possa cambiare le cose, ma finora la situazione sembra davvero drammatica, con buona pace dello spazio pubblico e di Sant'Agostino

Lo spazio condiviso ed il nostro futuro

lunedì 18 aprile 2016

In bici cercando le cicogne

Domenica 24 Aprile Fiab Gela Nanocicli organizza il Cicogna Bike. Una giornata cicloturistica lungo gli
Alcuni nidi di Cicogna Bianca lungo il percorso dell'escursione
itineratri a basso traffico della Piana di Gela.
Un percorso meraviglioso che partendo dalla città di Gela permette di raggiungere il cuore orientale della Piana e di visitare l'area di nidificazione della Cicogna Bianca, la più grande area d'Europa.
Pedaleremo insieme lungo l'itinerario Bicictalia - Eurovelo - MedinBike, denominato ciclovia dei capi Geloi. Nel profondo sud d'Europa, al confine estremo del continente. Tra vecchi castelli medievali, roccaforti della seconda guerra mondiale, dighe cinquecentesche e distese di campi coltivati ci avvicneremo al ritmo lento delle pedivelle ai nidi enormi della cicogna bianca, per osservare la bellezza unica di questo splendido volatile da leggenda, grazie al prezioso aiuto dei volontari della sezione LIPU di Niscemi.
Note tecniche
La pedalata è di difficoltà media
Il passo sarà lento ma i chilometri e qulache salita la rendono adatta a chi ha un minimo di abitudine a pedalare.
E' sconsigliata a chi non pedala regolarmente ed ai bambini.
Da portare con se un'adeguata riserva d'acqua e qualcosa da mangiare.
Si consiglia fortemente l'uso del caschetto di protezione
Bici consigliata: Trekking Bike - Mountain Bike

Programma:
Ore 8,30 – Raduno dei partecipanti in bicicletta presso il piazzale antistante la stazione ferroviaria di Gela
Ore 9,00 – Partenza
Ore 10,30 – Arrivo presso il Castelluccio Federiciano
Ore 11,00 – Passaggio dall’antica diga cinquecentesca detta Presa Grotticelle
Ore 12,15 – Osservazione Cicogna Bianca e nidi “ la colonia più grande d’Italia” incontro con i volontari LIPU sez. Niscemi e rientro attraverso la piana di Gela con illustrazione degli eventi 
Ore 13,30 Arrivo a Gela

Per info e contatti potete scrivere a fiabgela@gmail.com 

giovedì 14 aprile 2016

La mobilità nuova è contro le trivelle: noi votiamo SI

Pensare alla mobilità come un elemento distaccato dalle politiche energetiche è qualcosa di assolutamente miope.
Scegliere di cambiare le politiche sulla mobilità significa intervenire in maniera decisa sulle politiche energetiche del paese. 
Dal sindaco al governatore regionale, passando dal presidente del consiglio per arrivare agli accordi europei, la visione delle scelte energetiche deve essere complessiva, non potendosi limitare ad una lettura a compartimenti stagni.
Fiab Onlus oggi è fortemente contraria alle trivelle e si pone a favore dello sfruttamento delle fonti rinnovabili.
Questa scelta è frutto della vocazione e del lavoro della Fiab, che punta a modificare il complesso normativo e comportamentale che individua nella gestione degli spostamenti e degli spazi il vettore auto privata come unica soluzione possibile.
Pensare a poitiche attive di Traffic Calming, a normative volte a determinare un maggiore guadagno di spazio pubblico, a scelte programmatiche di sviluppo della rete del Trasporto pubblico in danno del trasporto individuale privato a motore, pensare a tutto questo significa pensare ad un futuro lontano dall'uso delle fonti fossili.
Queste politiche si realizzano con una visione chiara che modifichi le previsioni del Codice della Strada, che incentivi la produzione di mezzi per il Trasporto Pubblico, che disincetivi il trasporto su gomma a favore di quello su rotaia. 
Non basta dire semplicemente che non si vogliono le fonti fossili. Quello che serve è ricercare una strada nuova per la gestione della comunità e del paese. Ad ogni livello.
Per questo Fiab è contro le trivelle, per questo FIab invita a votare SI il 17 Aprile 2016.