venerdì 15 maggio 2020

Come funziona il bonus per l'acquisto delle bici, i segreti del Dl rilancio

 DL rilancio, scompaiono le bike lane - Mobility - AutoMoto

Con il cosiddetto decreto Rilancio arriva finalmente il tanto atteso bonus per l'acquisto delle bici ( a propulsione muscolare o a pedalata assistita), ma non solo. Perchè prevedere un sostegno all'acquisto senza introdurre delle modifiche al Codice della Strada sarebbe stato inutile, così arrivano pure le case avanzate e le bike lane (corsie ciclabili).
Andiamo con ordine e cerchiamo di capire cosa introduce l'articolo 205 del Dl Rilancio.
A far data dal 04 maggio 2020 e fino al 31 dicembre 2020 per gli abitanti maggiorenni delle città metropolitane e dei comuni con più di 50.000 abitanti è stato previsto un sostegno all'acquisto, tra l'altro, di biciclette fino alla concorrenza massima di 500 euro e fino all'esaurimento della copertura generale di 120 milioni di euro.
Il bonus copre al massimo il 60% del prezzo di acquisto del mezzo e, come detto, non può superare i 500 euro totali.
Il bonus potrà essere richiesto per una sola volta dal singolo cittadino.
Ad oggi non sono state divulgate le modalità ufficiali per la richiesta e la fruizione.
Come dicevamo prima la sola introduzione del bonus sarebbe stata sostanzialmente inutile. Fortunatamente sono state introdotte alcune interessanti modifiche al Codice della Strada che permetteranno ai comuni di approntare al meglio una rete ciclabile cittadina che favorisca la mobilità ciclistica, rendendo utile l'erogazione della spesa.
Arrivano così, in prossimità degli incroci regolati da semaforo, le case avanzate, negli altri stati europei presenti da anni, ma dalle nostre parti un'assoluta novità. Sono aree delimitate a terra che permettono al ciclista di sostare in attesa del verde davanti alle auto e di evitare, così, di respirare i gas di scarico emessi dai motori.
Sono state introdotte anche le bike lane o Corsie ciclabili, che potranno essere realizzate direttamente sulla carreggiata, a destra, e saranno separate dalla corsia per le auto da una striscia bianca discontinua, permettendo di superare le ristrettezze tecniche legate alla realizzazione delle vere e proprie piste ciclabili e consentendo ai comuni di procedere in maniera rapida ad approntare una rete ciclabile cittadina con interventi relativamente semplici.
In sintesi sono queste le novità assai rilevanti, oltre ad altre previsioni non di poco conto che il decreto introduce.
Non saranno la soluzione e si scontreranno con molti problemi, soprattutto di natura culturale, ma rappresentano un inizio in un paese che per scelta ha deciso di muoversi solo in auto e che oggi scopre quanto sia necessario cambiare la mobilità.


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