giovedì 5 dicembre 2019

VADEMECUM per andare al lavoro in bici. Con la pedalata assistita si può.

Viviamo in Sicilia, dove il clima è temperato e fa caldo anche di inverno. Viviamo a Gela, estremo sud dell'Europa, dove il sole è forte e la minima di mezzogiorno a Gennaio è di 15 gradi. Quindi, preso atto di questa condizione di grazia, possiamo scegliere di abbandonare l'auto e andare al lavoro in bici. Per la nostra salute, per quella dei bambini, per lo spazio pubblico, perchè è modaiolo, perchè ci si diverte, facciamolo per qualunque motivo, sarà sempre meglio che vivere in una scatola di latta stressandoci per trovare parcheggio, ammorbando l'aria e distruggendo i nostri centri storici.
La domanda però è sempre la stessa, come cominciamo?
Subito spiegato, non è molto difficile.

Scegliamo la bici
Partiamo da un elemento fondamentale, Gela è una città prevalentemente collinare e nessuno vuole arrivare a destinazione sudato. Siccome il ciclista urbano non deve essere un campione olimpico non è un problema farsi aiutare dalla tecnologia, così scegliamo una bici a pedalata assistita.
Il mercato della bici a pedalata assistita è ormai ampio e variegato, con una buona offerta e prezzi decisamente contenuti, considerando che passare alla bici per muoversi significa rinunciare ad un motorino o a circolare con l'auto, possiamo calcolare il nostro risparmio in termini di carburante, assicurazione e bollo. Oltre lo stress e la salute guadagnata. Ricordiamo che la bici a pedalata assistita deve essere legale, non fatevi fregare da rivenditori che vendono bici che vanno come motorini, perchè se doveste essere fermati dalla polizia la multa sarà davvero salata, oltre al sequestro definitivo del mezzo
Scelta la bici si può tranquillamente iniziare. 

Ma come mi vesto?
Ci si può vestire normalmente, senza problemi di sorta, anzi, vivendo in Sicilia si scoprirà che,
pedalando, certi mega piumini da Polo Nord da noi non servono. Giacca e cravatta per gli uomini possono essere la normalità, come un abito elegante per le donne.
Quindi, se qualcuno si chiede se sia possibile pedalare con i tacchi, con un bel vestito elegante o in giacca e cravatta la risposta è che si può fare!!!
La bici è un mezzo di trasporto e va scelto con cura, le bici urbane permettono di muoversi in posizione confortevole, con parafanghi che ci proteggono dagli schizzi e paracatena che ci permettono di non macchiare i pantaloni o le gonne.
Con la pedalata assistita poi la fatica è ridotta e sembra sempre di pedalare in pianura. La cosa incredibile è che, comunque, si fa attività fisica, perchè nelle bici a norma di legge (vedi sopra), il motore si limita ad una piccola spinta, il resto è spostamento muscolare, non sudiamo ma ci muoviamo.
Consigliamo sempre il caschetto protettivo, che non è da sportivi, ma da persone intelligenti, obbligatorio no, ma consigliato si.

Dove la parcheggio? 
Giusta questione. Ad oggi Gela non ha rastrelliere idonee a legare ruote e telaio, ma questo non vieta
di appoggiarle ad una ringhiera o ad un palo della segnaletica stradale, purchè non intralcino il passaggio. Poi, serve legarle per bene, visto che abbiamo fatto una spesa per il loro acquisto. In questo caso consigliamo un buon lucchettone ad U che fissi la bici al palo ed un altro che leghi insieme l'altra ruota ed il telaio. (come da foto). Così l'eventuale ladro dovrà fare una gran fatica.

E se faccio la spesa?
Borse laterali, cestini, sacche, portapacchi, il mercato è pieno di offerte e scoprirete che andare a fare la spesa in bici è rapido e divertente

Ma la sera?
Diventiamo luminosi, illuminiamoci, luci dietro, davanti, catarifrangenti. Ormai molti copertoni hanno le strisce catarifrangenti ai lati.

Adesso basta scegliere il modello di bici che è più utile e trasformarci in ciclisti urbani, perchè ricordiamo che più ciclisti sulla strada vuol dire meno auto e più sicurezza.
Iniziamo, scegliamo la bici e, visto che ci siamo, tesseriamoci a FIAB.

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