Pensare alla mobilità come un elemento distaccato dalle politiche energetiche è qualcosa di assolutamente miope.
Scegliere di cambiare le politiche sulla mobilità significa intervenire in maniera decisa sulle politiche energetiche del paese.
Dal sindaco al governatore regionale, passando dal presidente del consiglio per arrivare agli accordi europei, la visione delle scelte energetiche deve essere complessiva, non potendosi limitare ad una lettura a compartimenti stagni.
Fiab Onlus oggi è fortemente contraria alle trivelle e si pone a favore dello sfruttamento delle fonti rinnovabili.
Questa scelta è frutto della vocazione e del lavoro della Fiab, che punta a modificare il complesso normativo e comportamentale che individua nella gestione degli spostamenti e degli spazi il vettore auto privata come unica soluzione possibile.
Pensare a poitiche attive di Traffic Calming, a normative volte a determinare un maggiore guadagno di spazio pubblico, a scelte programmatiche di sviluppo della rete del Trasporto pubblico in danno del trasporto individuale privato a motore, pensare a tutto questo significa pensare ad un futuro lontano dall'uso delle fonti fossili.
Queste politiche si realizzano con una visione chiara che modifichi le previsioni del Codice della Strada, che incentivi la produzione di mezzi per il Trasporto Pubblico, che disincetivi il trasporto su gomma a favore di quello su rotaia.
Non basta dire semplicemente che non si vogliono le fonti fossili. Quello che serve è ricercare una strada nuova per la gestione della comunità e del paese. Ad ogni livello.
Per questo Fiab è contro le trivelle, per questo FIab invita a votare SI il 17 Aprile 2016.
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