venerdì 19 febbraio 2021

Una città sotto l'assedio delle lamiere

Traffico tipo sul lungomare di Gela

Non si può negare la situazione critica legata alla pandemia in corso, ma crediamo che questa emergenza non possa essere l'alibi per abbandonare la gestione della mobilità e dello spazio pubblico in città, per lasciarla nelle mani degli automobilisti, liberi di scorrazzare e parcheggiare dovunque e senza limiti. Questa è la situazione che abbiamo a Gela in questo momento, un mare di lamiere e gas di scarico che occupano l'intera area cittadina, con un assedio inspiegabile ed inaccettabile di quelli che dovrebbero essere i luoghi della gente e non delle auto, come il centro storico o il lungomare. Sembra uno scherzo, ma purtroppo oggi non esiste nessuna area pedonale in una città che conta settantamila abitanti. Il centro storico, come più volte ribadito dalla Fiab, si mostra con una fila ininterrotta di auto a qualsiasi ora del giorno, quasi fosse la zona d imbarco per i traghetti. Situazione ancora più drammatica sul lungomare, peggiorata dal doppio senso di circolazione e dalla sosta selvaggia in entrambe le direzioni. Questa condizione appare come una evidente violazione del diritto alla mobilità delle persone, perchè è come se l'amministrazione stesse dicendo ai cittadini: o prendi l'auto o rimani a casa. Un cittadino non può scegliere di andare a piedi o in bici, perchè l'intera sede stradale è completamente occupata dalle auto, con il pericolo costante per tutti gli utenti deboli della strada. Sono cose queste ribadite più volte, ma nonostante questo l'amministrazione comunale sembra non stia gestendo in alcun modo il sistema della mobilità cittadina, con grave danno per la salute stessa delle persone, considerati i probabili alti livelli di inquinanti che si concentrano nelle aree ad elevato flusso veicolare motorizzato. Un pericolo che non è solo legato alle emissioni, ma alla perdita dello spazio pubblico, alla sua concreta sottrazione da parte dei veicoli in danno delle persone. Sono scelte che non possono più essere accettate, per questa ragione Fiab chiede che si attuino le soluzioni previste dalla legge, con l'istituzione di aree pedonali in centro storico, di corsie ciclabili nelle vie principali della città, della zona 20 sul lungomare con l'eliminazione della possibilità di parcheggiare lungo il tratto del lungomare già interessato questa estate da questo specifico provvedimento. La situazione è ormai divenuta insostenibile e la condizione di emergenza, si ripete, non può diventare l'alibi per una palese rinuncia apparente alla gestione della mobilità.