giovedì 4 novembre 2021

Gela e le Zone scolastiche non rispettate.


Sarà colpa dell'automobilista distratto, ma il cartello che gli impone di non passare proprio non lo vuole vedere. Così, le zone scolastiche a Gela diventano un caso reale di negazione dei diritti. Il Codice della Strada consente ai comuni di creare delle aree cuscinetto nelle immediate vicinanze delle scuole per proteggere le persone e l'ambiente. Le zone scolastiche dovrebbero essere libere dalle auto, almeno negli orari di ingresso e di uscita delle scuole, in modo che pedoni e ciclisti possano raggiungere in sicurezza gli istituti scolastici senza dovere subire il pericolo delle auto. Dopo una lunga battaglia condotta da Fiab Gela il Comune, lo scorso anno, aveva deciso di istituire tre zone scolastiche: una a ridosso della via Trapani, una a ridosso della via Europa e una a ridosso di Largo San Biagio, in modo da proteggere dal traffico gli studenti e gli abitanti di quelle zone. Ma fatte le Zone ci si è dimenticati di gestirle e di farle funzionare. E se una rondine non fa primavera, di certo un cartello di divieto con pannello integrativo degli orari non fa una zona scolastica. Considerato il fenomeno culturale di innamoramento da automobile da parte del cittadino italiano, sarebbe stato opportuno che il comune si fosse attivato per una campagna di informazione e avesse previsto dei percorsi alternativi con specifica richiesta di lasciare l'auto a casa o a debita distanza dalla scuola. E si, proprio a debita distanza, perchè la finalità delle Zone Scolastiche è proprio questa, fare in modo che l'auto rimanga a distanza dagli istituti e che questi vengano raggiunti a piedi o in bici. Si sarebbe forse preteso troppo se avessimo chiesto anche un serio piano di incentivazione del trasporto pubblico locale, ma già bastava, in una città piccola come Gela, appena sopra i 70.000 abitanti, un piano di gestione delle zone, con invito ai cittadini, ove possibile, a muoversi a piedi o in bici (ricordiamo i vantaggi della pedalata assistita) o chiedendo loro di parcheggiare a qualche centinaio di metri dalla scuola. Ma niente di tutto questo è stato fatto. Così assistiamo sbigottiti a scene surreali, con bambini e genitori a piedi che cercano di evitare le centinaia di auto che occupano in ogni direzione e per tutto lo spazio disponibile la zona scolastica, in piena violazione dei divieti esistenti ed espressa lesione dei diritti delle persone. Ci aspettiamo che l'amministrazione intervenga al più presto, con una gestione continua e non interrotta di questi spazi di civiltà, perchè è evidente  l'insostenibilità della situazione.

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