martedì 18 dicembre 2018

Greta, la ragazzina che parla ai grandi del mondo.


Questo è l'intervento di Greta alla COP 24, la conferenza che ogni tre anni i capi di stato fanno per parlare di cambiamenti climatici, per cercare (a parole) di contrastarli.
Greta parla la lingua di chi vive  il dramma di un luogo non più vivibile, di un luogo che, ogni giorno, perde l'aspetto umano per apparire sempre più devastato.
Crediamo che il lavoro di FIAB debba essere quello di sostenere il messaggio di Greta, di realizzare in ogni città  obiettivi che sembrano così grandi, ma che suddivisi in milioni di piccoli gesti possono risolvere la questione climatica.
Pensiamo che non ci tocchino queste cose, ma rivendicare gli spazi pubblici, lottare contro la negazione del diritto alla mobilità, del diritto alla salute, pretendere che i nostri quartieri non siano in balia delle automobili e dei mezzi meccanici, riprenderci le cose che ci rendono persone e non individui violenti e divisi, sia un modo per realizzare il messaggio  di Greta, per costruire un posto migliore.
Possiamo diventare barbari sempre di più, convinti che il progresso sia fatto di cartelloni, automobili e luoghi chiusi al confronto, oppure, possiamo scegliere di essere una comunità che si prende cura di se stessa, dagli anziani ai bambini, che si prende cura delle persone prima ancora che degli oggetti.
Parlare di ambiente significa parlare di noi, delle nostre vite.
In questo crediamo e per questo lavoriamo.

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