Il consiglio comunale di Gela, nella seduta del 27/11/2017, ha approvato un emendamento del sindaco al Piano Triennale delle Opere pubbliche che, tra le altre cose, prevede una spesa di circa 114.000,00 € per l'illuminazione dell'unico chilometro di ciclabile presente in città. Nell'emendamento erano poi previsti altri investimenti infrastrutturali per quasi un milione di euro.
Apparentemente la programmazione della giunta sembra essere positiva per la mobilità ciclistica e la riconquista dello spazio pubblico, ma non è così.
La pista ciclabile rappresenta una infrastruttura per gli spostamenti in sicurezza delle biciclette da un luogo ad un altro. Nel caso di Gela, il progetto pensato da Fiab al momento della donazione al comune si basava su un primo troncone di pista da realizzarsi all'interno del quartiere Macchitella, per poi creare un successivo prolungamento della pista stessa sul lungomare, in modo da incentivare l'uso della bicicletta in alternativa all'auto.
Il concetto è semplice: se la pista porta da qualche parte la utilizzo, altrimenti a cosa mi serve?
Ad oggi la ciclabile di Macchitella, potenzialmente una buona infrastruttura, permette di attraversare il quartiere di Macchitella in lunghezza, coprendo la distanza di un solo risicatissimo chilometro.
Il progetto della giunta, di spendere oltre centomila euro per illuminare il troncone della pista e di distrarre le altre somme per la realizzazione di altre opere, appare assolutamente inutile.
Il problema non è la pista buia, ma la pista che non porta lontano.
Quello che serve è una programmazione sulla mobilità e sulla revisione del concetto di spazio pubblico, inteso come valorizzazione di una pluralità di diritti dei cittadini a vivere lo spazio comune.
Investire somme in un un'intervento pressoché inutile sul piano programmatico non ha senso.
Quello che chiediamo all'amministrazione sono interventi concreti per la mobilità e lo spazio pubblico, per la tutela dei bambini e dei disabili, per l'incentivazione degli spazi collettivi all'interno di un progetto complesso.
Ad oggi siamo ben lontani dalla realizzazione di queste cose.
Per questo motivo la luce su un chilometro di ciclabile appare per noi come il buio più totale sulla mobilità cittadina e sui diritti dei cittadini.
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