Rimaniamo sempre perplessi quando la politica, in maniera reiterata, decide deliberatamente di perdere le occasioni che lo Stato e la Comunità Europea mettono a disposizione per implementare i progetti collegati alla mobilità sostenibile.
Giorno 17/04/2017 scadeva il termine per la seconda chiamata dettata dal bando europeo Urban
Innovative Actions, che, tra le tre voci specifiche, prevedeva la possibilità di presentare progetti collegati alla mobilità sostenibile.
La città di Gela, in tale contesto, risultava molto avvantaggiata, non per meriti della propria gestione amministrativa, ma per gli eventi del caso e della natura che l'hanno inserita all'interno dei grandi itinerari nazionali ed Europei del cicloturismo e della mobilità sostenibile; che le hanno permesso di beneficiare dei percorsi cicloturistici transfrontalieri, in maniera diretta con Malta ed indiretta con la Tunisia; che le hanno dato una rete di comunicazione interna e costiera derivante dalla morfologia del suo territorio.
Gela ricade infatti nel grande percorso europeo Eurovelo; in quello riconosciuto dal Ministero Dei Trasporti, progettato proprio da Fiab e denominato Bicitalia; nel percorso transfrontaliero Sicilia/Malta denominato Sibit/Med in Bike e, indirettamente, è collegata tramite quest'ultimo alla rete dei percorsi cicloturistici transfrontalieri Sicilia/Tunisia, denominata CulTuRas.
Sono tutti valori aggiunti che, sviluppati anche con il Piano Regionale della Mobilità Non Motorizzata in Sicilia, avrebbero permesso di porre in essere un progetto per la partecipazione al bando UIA estremamente credibile e di grande fattibilità. Purtroppo questo non è avvenuto e l'amministrazione ha scelto di basare la partecipazione al bando UIA su altre direzioni. Nessuna questione su questa valutazione. Dispiace, però, che questa amministrazione non voglia puntare su un chiaro sviluppo sostenibile ed integrato del territorio, soprattutto puntanto sulla mobilità, elemento fondamentale per la costruzione di una città moderna.
Il segnale negativo dell'UIA si somma a quello legato alla mancata presentazione di progetti per il bando nazionale aperto dal Ministero dell'Ambiente sempre con riferimento alla mobilità, che scadeva nel Gennaio 2017.
Vorremmo sinceramente capire il perchè di queste scelte, totalmente in controtendenza con l'idea di sviluppo applicata a tutti i livelli istituzionali nell'ambito della mobilità nuova.
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