La Fiab continua questa battaglia di civiltà cercando di interloquire con le amministrazioni affinchè si possano creare sempre più strade libere dalle auto, in una città, come quella di Gela, comunque piccola e con un centro assai compatto.
La riduzione della velocità delle auto e la restituzione dello spazio alle persone servono per ricostruire una socialità ormai perduta e per ridare slancio ad una economia che ormai è totalmente in crisi.
Una visione autocentrica degli spostamenti non ha certo riportato vigore alle attività del centro, creando, al contrario, un deserto fatto di serrande abbassate e auto che scorrazzano impunemente.
La proposta è quella di riportare le strade ad una condizione tale da permettere a tutte le persone, bambini e anziani in prima fila, di muoversi liberamente senza essere costretti, per paura, a muoversi a bordo di un'automobile, creando un sistema di connessione fra centro e periferie che prenda in considerazione forme sostenibili di mobilità.
Servono scelte coraggiose, non gravose economicamente, da prendere utilizzando soluzioni e strumenti già esistenti e sperimentati.
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