martedì 17 dicembre 2019

Fashion Ride - Eleganti e Pedalanti per il pranzo domenicale


La bici è un mezzo di trasporto e possiamo usarla con ogni tipo di abito. Nella fashion ride si pedala in ghingheri. La fashion ride diventa un'occasione per farci gli auguri pranzando insieme e per rinnovare il tesseramento a Fiab per il 2020, il tutto raggiungendo il ristorante in bici come una normale tragitto urbano, pensato con lo spirito del bicibus.
Tutti eleganti sulle nostre bici si parte da Macchitella percorrendo le tappe fissate per raggiungere il vico S.Lucia ed il bistrot Disiu.

L'abito più elegante maschile femminile e bimbo, sarà premiato.
Chi partecipa potrà decidere in quale tappa aggregarsi al gruppo. Rispettando l'orario.
Obbligatoria la prenotazione per il pranzo entro Giovedi 19/12. Posti limitati.

Tappe
Ore 12,00 raduno e partenza dai Muretti di Macchitella.
Ore 12,10 Mura timoleontee
Ore 12,20 Cimitero Largo San Biagio
Ore 12,30 Villa Comunale
Ore 12,40 Piazza S. Francesco (Municipio)
Ore 12,50 Vico Santa Lucia Disiu Bistrot.


Ricordiamo che ognuno dovrà essere munito di lucchetto e catena in modo da poter parcheggiare in sicurezza la bici all'esterno del bistrot.



Possibilità noleggio bici a pedalata assistita.
Per info prenotazioni e noleggio contattateci al 3496185661

lunedì 9 dicembre 2019

Bando Eco Scuola, 3 milioni di euro anche per Bicibus e Pedibus

Grazie al bando Facciamo Eco Scuola gli istituti scolastici possono presentare progetti per incentivare la mobilità sostenibile nel tragitto casa scuola, sviluppando il "pedibus" ed il "bicibus". Il bando, ripetuto per il secondo anno consecutivo permette alle scuole di ottenere il finanziamento di progetti che nel complesso mirano a determinare benefici di natura ambientale. I progetti dovranno essere presentati dalle scuole entro il 15/01/2020 e potranno ottenere un contributo massimo di 20.000 euro.
Per informazioni e adesioni potete leggere direttamente il bando 

I roghi al Biviere di Gela e l'attacco alla Rete Natura 2000

Gela, come tante altre aree italiane, è un sito a rischio ambientale. Non siamo i soli in Italia, certamente, lo sono aree come quelle immediatamente a ridosso di Venezia (Porto Marghera) e Siracusa (Priolo), ma il fatto che il male sia comune non crea per niente il famoso mezzo gaudio. In questa nostra terra meravigliosa, di lotta ambientale al mostro industriale, la Riserva Naturale Orientata del Biviere di Gela è sempre apparsa come un avamposto bellissimo, qualcosa che ha permesso di fare diventare il nostro territorio un sito Rete Natura 2000, consentendogli di accedere ai grandi vantaggi che a questa condizione sono collegati. Purtroppo la bella storia è fatta anche di eventi che alimentano il dramma. Così, la Riserva è da sempre sotto attacco, stretta fra la grande raffineria, ormai solo un segno di mera archeologia industriale e i vasti impianti della coltivazione in serra. In questa tenaglia il Lago appare come un'oasi di sentieri e spazi, che accolgono gli uccelli migratori e mostrano la bellezza originaria della nostra terra. 
Un passaggio sulla Greenway del Lago Biviere
FIAB Gela ha sempre valorizzato questo luogo, grazie alla grande disponibilità del Direttore della Riserva, Emilio Giudice e degli operatori che lavorano ogni giorno per permettere che questo spazio possa esistere. La Riserva si trova lungo l'itinerario Bicitalia della costa meridionale dell'isola e ha al suo interno una Greenway meravigliosa che corre lungo le sponde del lago. Un posto che non può essere abbandonato. Per questo vogliamo denunciare gli scempi perpetrati ancora oggi nel silenzio generale, segnalati solo dagli operatori della Riserva e dal suo Direttore. 
Rifiuti derivanti dalla coltivazione serricola vengono bruciati ogni giorno, ammorbando l'area come centinaia di inceneritori illegali e senza filtro. Colonne di fumo nero si alzano verso il cielo nell'indifferenza generale a pochi metri dai confini della Riserva. Siamo in un sito Rete Natura 2000, dove ci si permette di tagliare le recinzioni per dare fuoco all'importantissima vegetazione protetta, per svilire e scoraggiare l'azione di chi difende il territorio. 
Gela "Terra dei Fuochi" titolano i giornali. Ma queste denunce non bastano, servono azioni politiche concrete, serve intervenire attuando le normative esistenti, facendo valere le previsioni del Piano di Gestione Rete Natura 2000 e quelle del Piano di Risanamento Ambientale. Serve agire a tutti i livelli, perchè ci siamo resi conto che questa è una guerra che non esclude colpi. Così, mentre anche noi di Fiab prendiamo atto che il passaggio Bicitalia e la Greenway del Lago vengono violati, il territorio paga ogni giorno un conto salato a chi brucia illegalmente plastiche e materiale tossici. Fermiamo questi atti, denunciamo, segnaliamo, manifestiamo indignazione. Visitiamo la riserva, presidiamola. Dobbiamo diventare noi stessi le sentinelle della nostra terra davanti all'assenza troppo spesso inaccettabile delle istituzioni. Servono azioni concrete, mettiamole in campo. 

giovedì 5 dicembre 2019

VADEMECUM per andare al lavoro in bici. Con la pedalata assistita si può.

Viviamo in Sicilia, dove il clima è temperato e fa caldo anche di inverno. Viviamo a Gela, estremo sud dell'Europa, dove il sole è forte e la minima di mezzogiorno a Gennaio è di 15 gradi. Quindi, preso atto di questa condizione di grazia, possiamo scegliere di abbandonare l'auto e andare al lavoro in bici. Per la nostra salute, per quella dei bambini, per lo spazio pubblico, perchè è modaiolo, perchè ci si diverte, facciamolo per qualunque motivo, sarà sempre meglio che vivere in una scatola di latta stressandoci per trovare parcheggio, ammorbando l'aria e distruggendo i nostri centri storici.
La domanda però è sempre la stessa, come cominciamo?
Subito spiegato, non è molto difficile.

Scegliamo la bici
Partiamo da un elemento fondamentale, Gela è una città prevalentemente collinare e nessuno vuole arrivare a destinazione sudato. Siccome il ciclista urbano non deve essere un campione olimpico non è un problema farsi aiutare dalla tecnologia, così scegliamo una bici a pedalata assistita.
Il mercato della bici a pedalata assistita è ormai ampio e variegato, con una buona offerta e prezzi decisamente contenuti, considerando che passare alla bici per muoversi significa rinunciare ad un motorino o a circolare con l'auto, possiamo calcolare il nostro risparmio in termini di carburante, assicurazione e bollo. Oltre lo stress e la salute guadagnata. Ricordiamo che la bici a pedalata assistita deve essere legale, non fatevi fregare da rivenditori che vendono bici che vanno come motorini, perchè se doveste essere fermati dalla polizia la multa sarà davvero salata, oltre al sequestro definitivo del mezzo
Scelta la bici si può tranquillamente iniziare. 

Ma come mi vesto?
Ci si può vestire normalmente, senza problemi di sorta, anzi, vivendo in Sicilia si scoprirà che,
pedalando, certi mega piumini da Polo Nord da noi non servono. Giacca e cravatta per gli uomini possono essere la normalità, come un abito elegante per le donne.
Quindi, se qualcuno si chiede se sia possibile pedalare con i tacchi, con un bel vestito elegante o in giacca e cravatta la risposta è che si può fare!!!
La bici è un mezzo di trasporto e va scelto con cura, le bici urbane permettono di muoversi in posizione confortevole, con parafanghi che ci proteggono dagli schizzi e paracatena che ci permettono di non macchiare i pantaloni o le gonne.
Con la pedalata assistita poi la fatica è ridotta e sembra sempre di pedalare in pianura. La cosa incredibile è che, comunque, si fa attività fisica, perchè nelle bici a norma di legge (vedi sopra), il motore si limita ad una piccola spinta, il resto è spostamento muscolare, non sudiamo ma ci muoviamo.
Consigliamo sempre il caschetto protettivo, che non è da sportivi, ma da persone intelligenti, obbligatorio no, ma consigliato si.

Dove la parcheggio? 
Giusta questione. Ad oggi Gela non ha rastrelliere idonee a legare ruote e telaio, ma questo non vieta
di appoggiarle ad una ringhiera o ad un palo della segnaletica stradale, purchè non intralcino il passaggio. Poi, serve legarle per bene, visto che abbiamo fatto una spesa per il loro acquisto. In questo caso consigliamo un buon lucchettone ad U che fissi la bici al palo ed un altro che leghi insieme l'altra ruota ed il telaio. (come da foto). Così l'eventuale ladro dovrà fare una gran fatica.

E se faccio la spesa?
Borse laterali, cestini, sacche, portapacchi, il mercato è pieno di offerte e scoprirete che andare a fare la spesa in bici è rapido e divertente

Ma la sera?
Diventiamo luminosi, illuminiamoci, luci dietro, davanti, catarifrangenti. Ormai molti copertoni hanno le strisce catarifrangenti ai lati.

Adesso basta scegliere il modello di bici che è più utile e trasformarci in ciclisti urbani, perchè ricordiamo che più ciclisti sulla strada vuol dire meno auto e più sicurezza.
Iniziamo, scegliamo la bici e, visto che ci siamo, tesseriamoci a FIAB.